Premesso che sono stato sollecitato da alcuni residenti di via dell’Anta e della stessa Via Lungardo, oltre che da un’attività economica della zona, allo scopo si sollecitare il Comune perché emetta specifica ordinanza, ovvero perché provveda direttamente e con estrema urgenza a bonificare l’area di Via Lungardo, porta di ingresso della città, ma soprattutto zona contermine a decine di abitazioni e unità abitative che hanno denunciano da sempre la presenza di zanzare e, da qualche, tempo ora denunciano anche la presenza di pantegane e biacchi (carbonaz);
verificato che la zona in questione oltre all’aspetto estetico e di quello legato decoro, rappresentando uno dei principali accessi alla città di Belluno dovrebbe essere mantenuta sempre in ordine e che, diversamente, da oltre due anni non viene effettuato nessun tipo intervento;
ricordato che con la solita politica delle promesse annunciate, ma troppe poche volte mantenute (questa è una di quelle), l’Assessore Giannone, tempo addietro, affermava pubblicamente che “il nostro intervento punta a ripulire e MANTENERE sicura anche da un punto di vista sanitario la zona” e che l’intervento “ci consente di avere un’area pulita e sicura (…), limitando così il diffondersi di insetti e animali;”
preso atto che risulta intollerabile, al netto del fatto che la zona considerata sia un’area privata, che ci sia in centro città una zona tanto degradata che è motivo di disagio a molti cittadini per le precarie igienico-sanitarie;
preso, altresì, atto che vi sono numero altre zone che segnalano o manifestano lo stesso disagio nonostante sia stato ancora una vola affermato con le solite lusinghe che il servizio di sfalcio sarebbe migliorato (non si sa in quale anno questo processo virtuoso abbia inizio).
TUTTO CIO PREMESSO
Il sottoscritto Consigliere Comunale chiede di conoscere in che tempi cioè quale giorno verrà dato inizio ai lavori di taglio della boscaglia e contestuale sanificazione di tutta l’area interessata da zanzare, ratti e serpenti, per quanto innocui sino a prova del contrario. Inoltre, cortesemente richiede di sapere se vi siano degli aggiornamenti degni di nota, cioè certificati, sull’iter di vendita e/o qualsiasi altra azione risolutiva messa in atto dal soggetto liquidatore.
Il sottoscritto richiede, altresì di conoscere quando verrà effettuata la stessa operazione anche nella scarpata attigua Via Diziani (sopra il Palasport) e in quella di via Cesa (sotto il Palasport), scarpate che da sempre erano oggetto di almeno due tagli d’erba e relativa asportazione a fine maggio e metà luglio.
Infine, suggerisce, vista l’evidente incapacità gestionale di provvedere ad una delle opere più semplici e banali che qualsiasi Amministrazione riesce a programmare e effettuare: il taglio dell’erba… di effettuare con rigore e non in modo grossolano come fatto lo scorso anno, uno studio di previsione di affidamento alla Bellunum del taglio e raccolta erba dei cimiteri, ivi compresa la manutenzione ordinaria degli stessi; taglio e raccolta erba di strade e parchi e aree verdi pubbliche, ivi comprese le scarpate stradali. Studio che preveda anche l’analisi dei costi del taglio delle siepi in tutte le zone rurali del Comune di Belluno, azione di particolare importanza per la sicurezza stradale e per il decoro delle frazioni che il Sindaco ha sospeso senza ragione dal 2012. Studio che consideri anche la complessiva gestione delle piante ornamentali di viali e aiuole diverse della città e dei suoi quartieri (si pensi al vialetto d’accesso al Cimitero di Prade dove si sono tagliati cipressi secchi a causa di una malattia ma non si è mai più provveduto alla loro ripiantumazione con nuove essenze; oppure Via Internati e Deportati e Via D’Incà dove si sono addirittura tagliati degli ippocastani per sbaglio…), allo stato massacrati da anni di pessima gestione legata alle potature e capitozzature e all’assenza di qualsiasi piano di ripristino di quanto in precedenza rimosso (esempi diversi).
Si ritiene che un unico soggetto attuatore di queste politiche del verde, in sé banali, ma sino ad ora interpretate con notevole superficialità, possa riportare ordine e decoro nl comune di Belluno, garantendo economie di scala diffuse, eliminando così lo spezzatino gestionale, amministrativo ed economico-finanziario generato sino ad ora.
Si invita, per ultimo, in risposta alla presente a non affermare come sempre avviene che “è colpa di tizio o caio” e/o che “la coperta è corta”, perchè al riguardo, si può enfatizzare il solo gettito delle sanzioni amministrative derivate dal C.d.S. che non viene incassato dal Comune per la prescrizione dei termini (oltre 430.000 mila euro nel 2019) o la mancata realizzazione del depuratore della discarica di Cordele annunciato ancora per il 2015 (oltre 450.000 mila euro su base annua per la gestione del percolato). Cifre strabilianti che assieme a quelle prescritte e derivate dall’imposizione tributaria di carattere locale, assommano a valori di particolari rilievo e rispetto ai quali diremo più avanti.
Belluno, 10 agosto 2020 IL CAPO GRUPPO – GRUPPO MISTO
Fabio Bristot – Rufus