Al Sig.
Sindaco di Belluno
al Sig.
Presidente del Consiglio Comunale
Loro sedi
OGGETTO: Interrogazione circa l’aumento della presenza di pantegane in alcuni quartieri della città di Belluno e in Centro storico.
Il sottoscritto Consigliere Comunale,
premesso che negli ultimi anni sono aumentate in modo rilevante le segnalazioni dei cittadini di Belluno circa la presenza di pantegane in molte parti della città, segno che da tempo non viene predisposta da parte del/i soggetto/i competente/i una campagna efficace e continuativa per debellare questo animale e/o che sono anche e contestualmente in aumento per responsabilità ascrivibili talvolta ai cittadini (mancato corretto conferimento dei rifiuti, utilizzo inappropriato del composter, mancata cura del verde privato, ecc.);
preso atto che nell’ultima settimana ho ricevuto plurime segnalazioni della presenza anomala di pantegane in alcune parti della città tra le quali tutta la zona di Mussoi (pressochè ovunque) e alcune zone di Cavarzano (zona Viale Giovanni Paolo I) e del Centro Città (area giardini Piazza Martiri e zona Santo Stefano);
preso, altresì, atto che ho potuto rilevare anche direttamente, dove risiedo (Via Feltre, Via Lazzarini, Via Maraga e Via Boito), la presenza nelle ore del tardo pomeriggio o di sera di un numero importante di pantegane soprattutto nei pressi dei tombini;
ricordato che il D.P.C.M. 29.11.2001 e la D.G.R. Veneto n. 2093 del 02.08.2002 affiderebbe alle Aziende Sanitarie la competenza della vigilanza igienica sugli interventi di disinfestazione, ma non la loro esecuzione, essendo questa affidata ai Comuni;
rammentato che nel corso del 2020 segnalavo più volte analogo fenomeno senza aver ricevuto riscontro sulle attività effettuate da parte del Comune di Belluno, quantomeno al fine del contenimento del fenomeno;
Tutto ciò premesso,
risultando straordinariamente importante per l’igiene pubblica e per lo stesso decoro della nostra città pervenire alla completa disinfestazione e igienizzazione di aree ecologiche e, soprattutto, di tombinature e/o scoli delle acque bianche superficiali e/o aree incolte nei pressi delle stesse;
rilevata la pericolosità che ratti e pantegane possono avere anche in termini di diffusione di malattie e anche in termini di danni che possono arrecare a cavidotti e fili che corrono contermini a fogne, tubazioni sotterranee, ecc.
si chiede gentilmente di conoscere:
- se vi siano studi e/o analisi che spieghino la motivazione di un aumento così marcato di ratti e pantegane tenuto conto dell’inizio della stagione calda e degli effetti che la stessa può determinare in termini di fermentazione di frazioni di rifiuto umido di composter e cestini, ecc., tanto più considerato che la Società Bellunum effettua, in genere, un servizio buono in termini di pulizia, spazzamento e raccolta degli RSU e delle frazioni da avviarsi al riciclo (carta, cartone e VPA);
- quante campagne di derattizzazione siano state effettuate nell’ultimo quinquennio e con quali scadenze temporali e, soprattutto, con quali costi (nda: si dovrebbe desumere dall’impegno economico la portata delle singole campagne, quindi i parametri quantitativi e l’efficacia);
- se sia in previsione, ovvero se siano già state decise le misure urgenti da assumere con estrema velocità per contrastare questo fenomeno, passatemi il termine poco istituzionale, davvero “schifoso”;
- se sia mai stata considerata la possibilità di pervenire alla stipula di una convenzione con l’ULSS n. 1 Dolomiti per garantire senza soluzione di continuità gli strumenti da mettere in campo per affrontare con adeguatezza la problematica, anche in termini di informazione e prevenzione della cittadinanza.
Belluno, 4 marzo 2021 Fabio Bristot – Rufus