Premesso che in data 1 giugno, trovandomi a Castion per delle commissioni, sono stato avvicinato da due artigiani residenti della Pieve Castionese che mi invitavano a “darmi da fare” perché l’agenzia di Unicredit sita in Via E. de Amicis risultava ancora chiusa senza motivo da molte settimane e che, parimenti, anche la scorsa settimana alcuni conoscenti mi avevano chiesto se avessi indicazioni circa la riapertura della stessa agenzia;
– considerato che non sono riuscito ad offrire nessuna risposta soddisfacente neppure ieri, in quanto ritenevo addirittura che lo sportello non avesse mai neppure chiuso, nonostante fossero imperanti le restrizioni legate al COVID-19, che pur concedevano l’apertura di siffatte attività sin dal primo DPCM;
– ricordato che la suddetta agenzia di Unicredit garantisce un importante servizio a decine di artigiani e commercianti della zona, oltre che a qualche centinaio di correntisti di tutta la Pieve Castionese e del Nevegal;
– ricordato, inoltre che da quando è stata aperta l’agenzia di Unicredit è stato garantito un apprezzato servizio, di particolari rilievo e utilità ai cittadini che, negli anni, hanno evitato inutili e dispendiose trasferte in centro città o in altre agenzie di Unicredit;
– precisato che, allo stato, cioè alla data di redazione della presente interrogazione, non esiste alcuna disposizione di carattere nazionale né direttive di carattere regionale che abbiano ristretto e/o limitato e/o non concesso l’apertura di istituti di credito e relativi sportelli al pubblico;
– preso atto che non risultano affissi cartelli di avviso di imminenti lavori tali per cui l’agenzia possa essere momentaneamente dichiarata fuori servizio per motivi di carattere tecnico;
– ritenuto, dunque, che la chiusura legata forse alla fase iniziale al COVID-19 non trovi ora ragione d’essere e che in realtà si possa azzardare la tesi che nei piani di ristrutturazione interna di Unicredit l’agenzia di cui trattasi debba venire soppressa;
– registrato che questa chiusura creerebbe evidente nocumento a tutti i cittadini correntisti e non della Pieve Castionese;
– preso atto che Unicredit garantisce il servizio di tesoreria al Comune di Belluno e che in questo senso dovrebbe avere anche particolare attenzione ad offrire, soprattutto in un’area cosi densamente popolata e territorialmente estesa come la Pieve Castionese, un servizio di qualità che non si ritiene dunque debba essere chiuso con le evidenti conseguenze per la comunità locale;
TUTTO CIO’ PREMESSO CON LA PRESENTE INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA E ORALE
– si chiede di conoscere per tramite del Sindaco del Comune di Belluno se quanto sopra ricordato e riportato corrisponda al vero, ovvero se Unicredit abbia deciso, approfittando della pandemia legata al CODID-19, di chiudere per sempre l’agenzia di Castion;
– di conoscere, in caso di risposta affermativa alla precedente domanda, le motivazioni di tale scelta e cosa intenda fare con atti concreti il Sindaco per scongiurare la chiusura dell’agenzia che al pari di altri sportelli quali ad esempio PP.T, può essere definita erogante un servizio pubblico a tutti gli effetti;
– di sapere, in caso di risposte negative dal management di Unicredit alla riapertura dell’agenzia, se intenda continuare a servirsi dello stesso come servizio di tesoreria o non intenda, diversamente, valutare altre opzioni, non essendo possibile che anche nella città capoluogo vengano tolti presidi importanti e riferimento per l’intera comunità;
Inoltre, si chiede a questo punto di vigilare perché anche l’altro sportello bancario di Crédit Agricole sito in Piazza Pian de le Feste non attui la stessa azione, fatto che condizionerebbe in modo importante la vita dei cittadini e degli operatori e economici e artigiani dei tanti paesi che compongono la Pieve Castionese.
Fabio Bristot – Rufus