Il ponte bailey, sulla cui utilità gran parte del centro sinistra (va ricordato per onestà intelettuale) si era detta, almeno in una fase iniziale, contraria, si è dimostrato invece un’opera che ha avuto ed ha un’evidente e provata utilità per la viabilità e la mobilità di tutta la Val Belluna, tanto che non può essere affatto considerata un’opera di Belluno, ma un’opera a valenza quantomeno intercomunale, se non addirittura a carattere provinciale.
Va poi segnalato come, da ormai oltre un decennio, manchi in modo importante un qualsiasi ragionamento sulla viabilità dell’asse Val Belluna/Feltrino e il suo raccordarsi con l’A27 e con il Longaronese.
In questo contesto non si può non segnalare che anche il completamento del FIO2, la cui ideazione e progettazioni preliminare risale addirittura a metà/fine anni ’80, sia ancora del tutto inchiodato ed in questo il Comune di Belluno non può e non potrà sottrarsi all’evidenza di non aver fatto alcunché.
Entrando ora nel merito della presente interrogazione, va posto in evidenza quanto segue.
Ad oggi, cioè dal 2006/2007 si deve rimarcare come sia stata spesa una cifra straordinaria che sfiora i 4 milioni di euro, cifra che corrisponde grossomodo ad almeno metà dell’opera definitiva in sostituzione del ponte Bailey e delle opere di raccordo (rotonda Lambioi, rampa e rotonda di Via Monte Grappa), segno conclamato che ogni anno di mancata decisione corrisponde ad un intollerabile esborso cospicuo da parte del Comune di Belluno di svariate centianai di migliaia di euro.
L’assenza di una qualsiasi determinazione da parte della Giunta Massaro ed, anzi, i continui tentennamenti e mancate decisioni ha oltremodo alimentato l’incertezza. Anzi, nell’ultimo periodo si è addirittura messa in gioco la possibilità di non effettuarel’opera definitiva nella fase di redazione del PAT, posizione debolissima che, ancorchè non sia per fortuna ancora ufficiale, comporta una sensibile perdita di peso specifico rispetto alle istanze che si dovrebbero produrre in modo forte e puntuale agli Enti superiori, senza scostarsi dal programma elettorale, ove il ponte definitIivo sulla Piave viene identificato come “prioritario”.
PRESO, DUNQUE, ATTO CHEil Sindaco Massaro affermava che “posizionare un ponte fisso al posto del bailey è ora possibile”in quanto “siamo in grado di accendere un nuovo mutuo che ci consente di sostenere autonomamente la spesa per la sua realizzazione, che si aggira intorno ai 5-6 milioni di euro”(17 maggio 2017)
PRESO ATTO DELLE ULTERIORI DICHIARAZIONI CHEconfermavano che “Il ponte bailey a Lambioi non è un semplice collegamento comunale interno, ma un’infrastruttura importante per la viabilità dell’intera Valbelluna e della provincia”e CHE, all’indomani delle miei dimissioni da Capo Gruppo della Maggioranza, il Sindaco affermava stentoreamente che “nel Pat, il Piano di assetto del territorio che disegnerà il futuro urbanistico della città, un ponte a Lambioi ci sarà” (6 luglio 2018)
RICORDATO CHEper dar seguito a quella che sembrava essere una volontà politica originaria, tra le altre cose incastonata nel programma elettorale, nel 2018 era stata inserita a bilancio una somma di poco superiore ai 110 mila euro avente per oggetto l’incarico per laredazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica del nuovo ponte sul Piave e viabilità di accesso (08.09.2018)
PRESO ATTO CHE, la suddetta somma è andata nell’avanzo di amministrazione cioè non è stata impegnata, quindi neppure spesa;
VERIFICATO CHEanche nel 2019 è stata fatta la medesima operazione prevedendo stanziare una somma di 120 mila euro con le medesime finalità, tanto che ancora una volta, a sostegno della tesi “si all’oepra definitiva” anche l’Assessore Giannone dichiarava che si avrebbe avuto “un progetto pronto per la realizzazione del collegamento definitivo sul Piave”e che “grazie alla proroga fino a fine 2024 abbiamo il tempo per lavorare alla progettazione, alla ricerca dei finanziamenti e alla realizzazione del nuovo ponte”;
TUTTO CIO PREMESSO SI RICHIEDE GENTILMENTE DI CONOSCERE
– la cifra esatta sino ad ora spesa dal Comune di Belluno per l’affitto/leasing del ponte bailey e quale la cifra sia stata spesa per la manutenzione ordinaria con distinzione su base annua di entrambe le componenti;
– gli esatti termini della proroga concessa sino al 2024, ovvero se la stessa sia l’ultima concedibile e oltre la cui data sia necessario provvedere allo smantellamento della struttura;
– a quanto ammonti l’eventuale smantellamento del ponte bailey e il ripristino dei luoghi ex ante;
– come mai nel corso del 2018 non si è provveduto all’assegnazione dell’incarico sopra specificato;
– se sia stato affidato l’incarico riproposto nel 2019 e in caso di risposta negativa di sapere per quali ragioni;
– se esista un carteggio ufficiale con la Regione del Veneto e con lo Stato in cui sia stato posto il problema del finanziamento e/o del co-finanziamento dell’opera e quali esiti tangibili siano stati raggiunti;
– per quali ragioni non supportate da alcun studio recente ufficiale, quindi, anche noto sui flussi del traffico in zona ante e post apertura della galleria di Col Cavalier, sia stato deciso di barattare una realizzazione strategica come il nuovo ponte sul Piave con una bretella ad uso del solo castionese che, tra l’altro non è neppure ide nuova e che è sempre stata bocciata per la rilevanza dei costi e per l’evidente inutilità sia dalle Giunte Fustarol 1 e 2, Bortoluzzi/Gidoni e Prade.
SI RICHIEDE, ALTRESI’, DI CONOSCERE
– se l’opzione della realizzazione del ponte di San Piero in Campo sia stata in qualche modo presa in analisi e con quali modalità;
– se con la chiusura per lavori straordinari a Ponte nelle Alpi dell’unico attraversamento ad est sulla Piave siano state effettuate riunioni di pianficazione della mobilità e con quale esito.
SI CHIEDE, INFINE,
– di aprire un serio e rigoroso confronto nel Consiglio Comunale e nelle competenti Commissioni allo scopo di analizzare le evidenti criticità legate alla viabilità e mobilità del comune di Belluno;
– di verificare, anche alla luce di studi e programmazioni già svolte in passato sia dal Comune di Belluno sia dalla stessa Provincia di Belluno, la corrispondenza delle nuove istanze, iniziando ad uscire e confrotarsi, prima con la nostra città e poi con gli altri Comuni, abbandonando una posizione sino ad ora del tutto silente su un tema tanto strategico ed importante.
Belluno, 8 luglio 2019 Fabio Bristot – Rufus