IL CONSIGLIO COMUNALE DI BELLUNO
riunito in data 29 settembre 2017
Premesso che:
- la Tbe (Tick Borne Encephalitis) o encefalite da zecche è una malattia virale acuta del sistema nervoso centrale causata da un genere di flavivirus trasmesso da zecche del genere Ixodes, vettori e serbatoi del virus;
- il virus trasmesso dalle zecche infetta diversi animali, selvatici o domestici, fra cui roditori, caprioli, ovini, caprini che contribuiscono al mantenimento del ciclo di trasmissione dell’infezione;
- l’encefalite da morso di zecca è stata identificata per la prima volta in Italia nel 1994 in provincia di Belluno e che, ad oggi, la Tbe è presente in focolai endemici in molti Paesi dell’Europa centro orientale e settentrionale, Italia compresa;
- in particolare dal 1994 al 2016 sono stati identificati circa 200 casi di malattia nella provincia di Belluno;
- nel 70% dei casi questa infezione decorre in modo asintomatico, ma nel restante 30% la patologia può essere estremamente invalidante, e portare in alcuni casi anche al decesso del paziente (la sintomatologia , che insorge dopo 3-28 giorni dal morso di zecca prevede una prima fase caratterizzata da sintomi similinfluenzali come febbre alta, mal di testa importante, mal di gola, stanchezza, dolori ai muscoli e alle articolazioni per 2-4 giorni, ed una seconda fase, a distanza di 8 – 20 giorni, caratterizzata da disturbi del sistema nervoso centrale).
- le ricadute e le implicazioni per la comunità sono dunque sia di natura economica (costi legati alle degenze e alle terapie riabilitative) sia non economica (costi legati ai reliquati clinici, spesso invalidanti, con riduzione delle capacità lavorative e sociali dei singoli soggetti); la mortalità in Europa si attesta tra lo 0.5 e il 2%.
- nei bambini e nei soggetti più giovani la Tbe mostra generalmente un decorso più leggero.
- in più del 50% dei casi il morso di zecca non è riportato dal paziente, che dunque non è consapevole di dover prestare attenzione all’eventuale comparsa di segni o sintomi specifici;
- non esiste una cura specifica, ma il ricovero è spesso lungo ed il trattamento riabilitativo impegnativo e protratto nel tempo, con costi importanti sia per quanto riguarda la degenza che il periodo successivo, a causa degli esiti clinici che possono comprendere una sintomatologia complessa, variabile e spesso difficile da risolvere (ad esempio atassia, paralisi flaccida, disturbi cognitivi, paralisi dei nervi cranici, etc)
Certificato che:
- la provincia di Belluno, al pari di quella di Trento e Gorizia è area endemica sia per la TBE sia per la malattia di Lyme (Borreliosi), con focolai sporadici diffusi in molte aree rurali;
- le infezioni da TBE sono in progressivo incremento nella nostra provincia ed il numero di ricoveri per tale patologia aumenta di anno in anno in modo statisticamente importante;
Constatato che:
- da anni è in commercio una vaccinazione attiva nei confronti della TBE, costituita da virus attenuato, registrato in Italia nel 2006 e disponibile sia per adulti che bambini;
- in Paesi come l’Austria, dove la vaccinazione è gratuita, si è assistito ad una importante riduzione dell’incidenza di TBE, mentre in altri Paesi Europei, come l’Italia, negli ultimi 10 anni si è avuto un incremento di circa il 300% dei casi di malattia;
- il ciclo vaccinale di base prevede la somministrazione di tre dosi (al tempo 0, dopo 1-3 mesi, e dopo 9-12 mesi) con richiami a cadenza triennale, per via intramuscolare, ovvero che esiste anche la possibilità di seguire un ciclo accelerato di vaccinazione, che però non garantisce gli stessi risultati del ciclo classico, in termini di risposta anticorpale;
Visto che:
- il vaccino è sicuro ed efficace in più del 95% dei casi, con una protezione superiore al 90% già a partire dalla seconda dose vaccinale, ed offerto gratuitamente nella regione Friuli Venezia Giulia per i residenti;
- in Veneto, diversamente, è gratuito solo per le categorie a rischio di esposizione e che tra queste categorie dovrebbero rientrare invece, secondo le linee guida nazionali, i soggetti residenti in aree endemiche, ovvero tutti i residenti nella provincia di Belluno;
Preso atto che ove la vaccinazione è gratuita si è assistito ad una riduzione drastica dell’incidenza di patologia correlata;
Tutto ciò premesso e considerato
IL CONSIGLIO COMUNALE DI BELLUNO
CHIEDE AL SINDACO
- che si faccia promotore e portavoce presso la Giunta Regionale affinché la vaccinazione anti TBE sia resa gratuita per tutta la popolazione della provincia di Belluno che ne faccia richiesta, considerando i benefici in termine di salute e di riduzione dei costi dovuti a ricoveri e trattamenti prolungati con esiti, comunque, spesso invalidanti come già appurato e certificato;
- che vengano implementati, dopo lo sforzo di ricerca prodotto negli anni passati, ulteriori studi e ricerche a livello clinico e epidemiologico, anche con l’interazione con altre realtà geografiche e nazionali, quali a solo titolo esemplificativo Austria;
- che venga promossa senza soluzione di continuità una campagna informativa per favorire una matura consapevolezza della popolazione dei rischi connessi all’infezione della Tbe e delle altre patologie correlate al morso di zecca;
- che tale mozione venga trasmessa a tutti i Sindaci della Provincia di Belluno ed al Presidente della Provincia, affinché analoghe mozioni vengano proposte ed approvate da ogni Consiglio Comunale, producendo quindi un’istanza del territorio uniforme e condivisa, stante le identiche caratteristiche endemiche di tutta la Provincia.